Vestire il corpo è un modo per fare arte con noi stessi e mostrare all’esterno qualcosa di molto intimo, che riguarda la nostra anima.
È il momento di dare un nuovo significato alla moda e all’atto di vestirsi, di ricercare un senso più profondo e autentico.
Camminare in parallelo con l’arte è la mia risposta.
La moda non segue più i ritmi della vita.
Non abbiamo bisogno di correre. Non abbiamo bisogno di collezioni sempre nuove.
Non abbiamo bisogno di trend. Non abbiamo bisogno di frenesia.
La vera sostenibilità passa prima di tutto dal chiedersi perché creiamo ed acquistiamo vestiti, e dall’ immaginare quindi nuovi paradigmi.
Quello di cui abbiamo urgente bisogno è di respiro. Di arte. Di bellezza.
Di creatività. Di pensiero.
Non faccio arte, faccio vestiti, ma guardo al mondo dell’arte perché lo sento affine.
Mi permette di vestire i corpi in un modo più intimo, vero e congeniale alla mia anima.
L’arte volge lo sguardo verso il mondo che sento appartenermi: non è un trend.
Un artista non presenta un progetto seguendo una stagionalità imposta dall’esterno, ma quando quel progetto creativo è giunto a maturazione.
Intendo applicare lo stesso sistema alla moda.
Textile Art for Human Bodies